14 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA VENERDI 13 MARZO 2020

Diario di bordo del Capitano Simona - casa mia - 13 marzo 2020

Foto del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" dipinto su un lenzuolo bianco, appeso sul balcone di fronte al mio.
Frase del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" neanche a farlo apposta la sento nel film di Gipi: "IL RAGAZZO PIU' FELICE DEL MONDO"  messo a disposizione dalla soc. Fandango; "...sembra una battuta... una cosa scritta...".
Eh sì abbiamo tutti bisogno di rassicurazioni e forse è proprio da questo che si capisce la gravità (abbiamo veramente capito?) della situazione oggi a causa del COVID19. L'animo umano si ribella sempre a ciò che non riesce a comprendere fino in fondo, a tutto cio che non riesce a controllare. Deve esorcizzare la paura e se scrivere "ANDRA' TUTTO BENE", affacciarsi alle finestre o uscire sui balconi alle 18.00  per cantare l'inno d'Italia, Azzurro o quello che volete servirà a farci stare meglio perchè no!!! Ognuno di noi troverà il suo di modo per sollevarsi dalle preoccupazioni io il mio non l'ho ancora trovato. L'ansia mi attanaglia quando leggo tra le righe delle parole non scritte di medici, infermieri e rianimatori o quando, magari con dichiarazioni sui social dicono di essere positivi al tampone effettuato su di loro. Vorrei veramente svegliarni e scoprire di aver fatto solamente un brutto incubo. Ma so anche che non è così e allora mentre #iorestoacasa con i miei figli, provo ad allontanare la paura colorando i mandala messi a disposizione da @differita (grazie), oppure scarico la tensione (mi dispiace per i nuovi vicini) suonando la batteria, guardo i contenuti culturali messi a disposizione in questo periodo o ancora cerco di finire il libro che ho sul comodino o ancora faccio ...niente perchè come dicono gli esperti anche la noia fa bene.
Ho un pensiero però che spesso che mi riporta alla triste realtà ed è quello verso i NUMERI che non sono  numeri ma PERSONE. Il pensiero è rivolto a tutte le famiglie toccate negli affetti più profondi a cui il COVID19 ha anche tolto la possibiltà anche solo di un lieve conforto o dell'ultimo saluto. Mi si stringe il cuore.
Mi auguro, almeno, che questo periodo di difficoltà estrema ci restituisca l'umanità perduta.


Simona

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