28 febbraio 2017

TORTA DI CARNEVALE

Questa è la mia Torta di Carnevale. Già vi ho detto quanto mi piace festeggiare il carnevale? Beh qualora non l'avessi fatto, ve lo dico ora. Il Carnevale è la mia festa preferita perché non si deve fare altro che divertirsi.... Mascherarsi, fare scherzi, insomma una festa di pure risate in compagnia di buontemponi. Il nome deriva probabilmente dal latino medievale carne levare, cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima. Per saperne di più potete leggere qui.
Noi abbiamo festeggiato sabato - ovviamente mascherati - e con gli altri genitori commentavamo il fatto che ci divertivamo più noi che i bambini. Comunque questa è la torta che ho preparato, una Chiffon Cake al cioccolato farcita al primo strato con una ganache al fondente, al secondo strato con nutella e oreo sbriciolati e sopra ganache al cioccolato con confettini colorati. Di seguito la ricetta e le foto:

Ingredienti

- 240 gr. di farina
- 60 gr. di cacao amaro                                                         
 - 300 gr. di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito
- 130 gr. di olio di semi            
- 180 gr. di acqua tiepida
- la scorza di 1 arancia grattugiata
- 6 uova
- 1 bustina di cremore di tartaro






Per il contenitore: dovete utilizzare il "ruoto americano" quello con i piedini per intenderci io ho usato quello con diametro 24cm.
Questo che vedete in foto... capito Silvia!!! ☺☺☺☺ 

Per il procedimento:

Mescolate la farina con il cacao, lo zucchero, il sale ed il lievito. Miscelate con una forchetta l'olio e l'acqua ed uniteli al composto delle polveri setacciate insieme alla scorza dell'arancia grattugiata. Aggiungete uno alla volta i tuorli.
In un altro contenitore montate i sei albumi a neve con il cremor tartaro ed aggiungeteli delicatamente e, un po' alla volta, al composto precedentemente preparato.
Infornate a 150° forno statico preriscaldato per 1 ora e 15 minuti.
Fate freddare la torta rovesciata sui piedini.


Io l'ho preparata il giorno prima cioè il venerdì, così il sabato è stato facile tagliarla in tre strati. Uno l'ho farcito con la ganache di cioccolato fondente preparata così: 100 gr. di panna portata a bollore nella quale ho fatto sciogliere (fuori dal fuoco) 200 gr di cioccolata fondente tagliata finemente. Una volta versato il cioccolato ho aspettato un po' perché si sciogliesse bene e poi ho mescolato fino ad avere una ganache liscia. Ho messo a freddare coperta da pellicola. Una volta freddata, con la sac a poche ho farcito il primo strato. Per il  secondo  ho usato la Nutella leggermente scaldata e gli Oreo sbriciolati. Sopra l'ho ricoperta con la ganache restante ed i confettini colorati. Vi posso assicurare che era buonissimissima.

W il Carnevale                                                            
Bacini


Mamme Imperfette

27 febbraio 2017

CONNEMARA

Ormai avrete percepito il mio amore per l'isola di smeraldo? Oggi posto questa foto per diversi motivi: il primo è per il cielo. ogni volta diverso, in un attimo azzurro e subito dopo con nuvole nere e grigie; il secondo per il colore del Connemara e delle sue torbiere. Ne ho scattate tante di fotografie, ma quelle che mi piacciono di più sono proprio quelle che hanno soggetto principale il cielo e le sue nuvole, le varie sfumature di verde e .... l'oceano.
 
 
 

18 febbraio 2017

IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE

Oggi mi sono imbattuta ne: "IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE" riportato di seguito, che ne dite? A volte pensiamo che non sia necessario specificare l'ovvio ed invece in questo caso penso sia necessario il contrario. La mancanza di approfondimento dell'epoca moderna ci ha spinto a sottovalutare il nostro impatto sugli altri. La comunicazione sempre più veloce, l'essere sempre e comunque "social" ci ha fatto dimenticare il nostro buon senso. Così mi sembra anche giusto, laddove ce ne sia bisogno, ricordarci alcune regole:



Sono d'accordo con Beppe Severgnini quando l'altra mattina diceva, su Rock and Talk Virgin Radio, che ormai siamo sempre più social e che sempre più  adulti - e non ragazzi - non si rendono conto fino in fondo del peso di alcune parole e/o frasi postate sui social.

Se si va rifletteteci su.

Mamme Imperfette

13 febbraio 2017

CASTAGNOLE - W CARNEVALE

Questa non potevo non postarla. Come cosa! La ricetta delle castagnole, non delle castagnole qualunque ma quelle preparate con la ricetta di uno dei nostri pasticcieri più preparati, non certo dell'ultima ora.... La ricetta della mia mamma ce l'ho, ma ieri di corsa non riuscivo a trovarla e allora for the second time ho utilizzato quella di Leonardo Di Carlo, anche se io l'ho divisa per tre perché avevo solo un uovo a disposizione. L'originale la trovate qui dove l'ho presa io di seguito vi indico le mie dosi:
 

Ingredienti:
 
133 gr. Farina
33 gr. Fecola di Patate
40 gr. Zucchero
20 gr. Burro
1 uovo intero
1 1/2  cucchiaino di lievito
Buccia grattugiata di 1/2 limone
1 pizzico piccolo di sale
Liquore un po'  😅😅😅 nel senso che dipende che tipo di liquore avete e se vi piace oppure no, io questa volta ho usato 1/3 di un bicchierino di caffè perché avevo l'Agricanto ed è abbastanza forte come sapore (e anche buonissimo in verità).
Zucchero semolato e/o a velo per guarnire.
 
Procedimento semplice semplice:
 
Setaccio la farina, la fecola, lo zucchero il pizzico di sale ed il lievito, unisco la buccia grattugiata del mezzo limone (magari bio), il burro ammorbidito, l'uovo ed il liquore. Amalgamo il tutto fino a formare un panetto liscio e compatto, lo copro con la pellicola e lo lascio riposare a temperatura ambiente per circa 1 ora. Riprendo l'impasto dopo il tempo del riposo, ne prelevo un po' fino a 10 gr. e lo appallottolo stretto nel palmo della mano fino ad arrivare a formare una pallina. Nel mio pentolino a bordi alti intanto metto a scaldare l'olio, anche la temperatura dell'olio è importante ma non avendo a disposizione il termometro ho fatto ad occhio quando la prima castagnola ha cominciato a bollire ho messo le altre. Le ho girate facendo roteare il pentolino (l'olio ovviamente deve essere abbondante cosicché vengano quasi del tutto ricoperte). Quando ho riconosciuto la doratura giusta le ho tolte dal fuoco che mi raccomando non deve essere troppo alto, pena la bruciatura esterna e la non cottura interna. E' più semplice di quello che sembra.
Praticamente io ieri intorno alle 18.30 ho impastato e dopo cena prima di pulire la cucina ho fritto. La domenica preparo sempre un dolcetto perché a scuola del piccolo la merenda del lunedì consiste in un dolce fatto in casa. Con questa dose sono venuti 29 pezzi da 10 gr. a crudo ciascuno. Quindi già sono finite, ma vi voglio dire che questa volta mi sono venute proprio buonissimissime. Provare per credere, come diceva una famosa pubblicità!!!
 
Mamme Imperfette

07 febbraio 2017

AMORE E PSICHE

Dedicato a chi celebra l'amore vero.

Narra Apuleio nella Metamofosi..........

....C'era un antico re, padre di tre figlie di impareggiabile bellezza. Le prime due di umana bellezza erano andate in spose a due re di regni vicini, la terza di una bellezza divina "Psiche" era talmente bella e venerata che nessuno osava chiederla come moglie. Era talmente bella che anche Venere infastidita dalla sua bellezza decise di incaricare suo figlio Cupido - genio dell'amore - di stravolgere il cuore della fanciulla e di farle sposare un uomo miserabile e cattivo.
Nel frattempo, il re decise di consultare l'oracolo di  Apollo che gli rivelò il futuro funesto di Psiche e gli consigliò di portare la ragazza, vestita da sposa, con un corteo funebre, su un'alta montagna e di lasciarla lì. E così fecero. Accadde però un fatto non previsto. Psiche si risvegliò dal sonno in cui era caduta durante il corteo funebre e, sollevata da Zefiro, il vento di primavera, fu deposta nella fiorita vallata sottostante. Mosso qualche passo si ritrovò ad oltrepassare un boschetto nel mezzo del quale si ergeva un palazzo prezioso. All'interno Psiche non ritrovò nessuna forma corporea se non delle voci, delle essenze che erano a sua disposizione. Così Psiche chiese di fare un bagno e di sdraiarsi. Si addormentò. Un'altra presenza però le iniziò a parlare, aveva la voce di uomo, le parlò con dolcezza e le disse di essere il suo sposo, poteva sentire i tratti corporei senza vederlo. "Colse la sua verginità".
Un giorno però il suo sposo le parlò e le annunciò che le sue due sorelle sarebbero andate sulla montagna a piangerla, ma che lei non avrebbe potuto vederle per nessun motivo. Il loro pianto arrivò fino al palazzo dove era Psiche che non poteva restare impotente davanti a tanto dolore, così chiese al suo sposo il permesso di chiamarle a sé. Il suo sposo accettò ma ad una condizione, quella di non seguire i loro consigli. Così le sorelle furono portate dalla fanciulla attraverso Zefiro e la felicità di rivedere Psiche non era paragonabile a nulla. Le sorelle alla fine della visita chiesero a Psiche chi fosse il suo sposo perché in loro si insinuò il sospetto che fosse un dio, ma Psiche, seguendo i consigli del suo sposo riuscì a non insospettirle e diede loro solo delle vaghe spiegazioni. Più volte le sorelle andarono a farle visita ma in loro ogni volta cresceva l'invidia verso la fortuna di Psiche, tanto che insinuarono in lei dubbi sul suo sposo dicendo che sicuramente era lui l'artefice delle sue sfortune e che avrebbe prima o poi dovuto accertarsi delle fattezze dell'uomo. Così, una notte la ragazza attese che il suo sposo si addormentasse e sollevando una lampada ad olio riuscì a vederlo e lo riconobbe: era il dio dell'Amore, Cupido. Restò a contemplare le sue meravigliose fattezze ma una goccia di olio, cadde dalla lampada, brucio il dio che scomparve subito volando via. Psiche sconvolta scappò dal palazzo. Venere seppe da un gabbiano quello che era successo ed adirata ancora di più con Psiche, che aveva carpito l'amore del figlio, chiese a Giove di emettere un bando di ricerca nei confronti della giovane, promettendo in cambio sette baci di Venere. Psiche fu trovata da una serva di Venere e portata al cospetto della dea che la sottopose a diverse prove di difficoltà immensa ma che la giovane, aiutata da una volontà misteriosa riuscì a superare. Una prova consisteva nell'andare nell'Oltretomba a prendere un unguento miracoloso di Proserpina. Così fece, ma prima di consegnarlo a Venere, volle usarne un po' per sé ma l'unguento divino la spense in un sonno mortale. Intervenne allora Cupido, ancora di lei follemente innamorato, che la resuscitò e chiese a Giove di concedergli la possibilità di unirsi con lei in matrimonio. Giove acconsentì, fece bere a Psiche una coppa di Ambrosia rendendola immortale. Il matrimonio fu così celebrato e, quando il tempo fu maturo, Psiche generò una figlia di nome Voluttà.
 
tratto da: I miti degli Dei

E insomma questo sì che è vero amore non trovate?

Mamme Imperfette

Quando l'arte incontra le persone - statue di Botero a Roma dal 10 luglio al 1 ottobre 2024

Quando l'arte si fa spazio e incontra e incanta le persone. Tutte. Sto parlando del la mostra diffusa delle statue di Fernando Botero, p...