Pagine

30 novembre 2020

TORTA DI MELE AL SAPORE DI RUM - ricetta di @chiarapassion

Oggi vi voglio illustrare una nuova ricetta della torta di mele al sapore di rum e cannella ricetta di Chiarapassion famosa per le sue ricette veloci e di facile esecuzione e riuscita.

E' entrata di diritto nella mia classifica insieme alla Torta di Mele Irlandese e alla Torta di Mele della signora Cinzia di Cogne.

Questi gli ingredienti:

  • 3 - 4 mele (io ne ho usate 2 grandi tagliate a fettine ed 1 grande tagliata a cubetti) 
  • 3 uova (a temperatura ambiente)
  • 200 g di zucchero (io ho usato 190 gr. di zucchero di canna)
  • 100 g di burro molto morbido(io ho usato 100 gr. di olio di semi)
  • 280 g di farina 
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 100 g di latte
  • 100 g di rum (io ne ho usato 80 gr. perché quello che ho in casa è abbastanza forte)
  • 1 limone (buccia grattugiata) 
  • cannella in polvere q.b.

e di seguito il procedimento:

una volta preparati gli ingredienti, accendete il forno statico a 180°. Tagliate le mele a fettine (io 2 a fettine per il sopra della torta e n. 1 a cubetti da inserire all'interno dell'impasto (ma se volete potete tagliarle tutte a fettine), procedete ad aggiungere la cannella in base al vostro gusto e la buccia grattugiata del limone. Sgusciate le 3 uova a temperatura ambiente e mescolatele con lo zucchero fino a che diventeranno spumose, aggiungete l'olio e una volta incorporato aggiungete la farina (precedentemente setacciata) alternata al latte. Quando il tutto è ben amalgamato aggiungete il rum, il lievito setacciato e per ultima la mela tagliata a cubetti.

Imburrate e infarinate una tortiera da 24 cm e versateci l'impasto dentro. Posizionate le mele tagliate a fettine sulla superficie e terminate con una spolverata di zucchero di canna sulla superficie. Infornate e dopo 50 minuti fate la prova stecchino per verificare il grado di cottura. Se lo stecchino è ancora umido lasciate in cottura altri 5 minuti.

Spero vi possa piacere come è piaciuta a me. 


Simona
Mamme Imperfette

03 novembre 2020

MUFFIN AL LIMONE

Eccovi la ricetta e la foto dei muffin al limone. Volevo usare i limoni -non trattati - che mi aveva portato una mia amica, così mi sono detta: "perché non provare una nuova ricetta?"


Vi indico gli ingredienti separatamente, perché come ben sapete, per una buona riuscita dei muffin è necessario utilizzare il procedimento che prevede di miscelare gli ingredienti secchi e quelli liquidi separatamente, per poi unirli in un secondo tempo (quelli liquidi in quelli secchi).

Ingredienti secchi:

- 240 grammi di farina setacciata e mescolata con 1/2 bustina di lievito per dolci e un pizzico di sale;
- 100 grammi di zucchero;
- la scorza grattugiata di un limone;


Ingredienti liquidi:

- 2 uova a temperatura ambiente;
- il succo di n. 1 limone (quello che abbiamo grattugiato)
- 100 gr. di olio di semi
- n. 1 vasetto di yogurt (io l'ho usato bianco ma se avete vaniglia o agrumi ancora meglio)


Ora mescolate bene entrambi i contenuti e unite il composto dei liquidi a quello degli ingredienti secchi. Riempite i pirottini  dei muffin (io ho usato quelli più piccoli da 6 cm. di diametro e me ne sono venuti 15) per 2/3 e infornateli a forno statico preriscaldato a 180° per circa 20 min. o finché sono cotti - vale sempre la prova stecchino.

Eccoli qui decorati con la granella di zucchero o con il topper al cioccolato. Buon appetito!!!!!


 
Mamme Imperfette
Simona





11 ottobre 2020

GIRELLE FATTE IN CASA - RICETTA DI @LUCAKE

Possono sembrare difficili da realizzare, ma così non è. E' normale che quando si preparano i dolci in generale bisogna avere un pò di pazienza e un pò di tempo da utilizzare. Seguo su instagram @lucake che dispensa ricette di sicura realizzazione e anche abbastanza semplici, così ho deciso di realizzare con la sua ricetta le girelle come quelle della pubblicità.

Questo il link che potete aprire per visualizzare il post originale, comunque di seguito vi indico la ricetta così come l'ho eseguita io:

Abbiamo la necessità di fare due preparazioni una al cacao ed una classica. Per quella al cacao ci servono: 3 uova grandi a temperatura ambiente, 75 gr. di zucchero, 25 gr, di farina e 15 di cacao, 40 gr. di olio di semi ed un pizzico di sale. Montiamo a neve gli albumi - che dovrebbero pesare circa 115 gr. - ma non troppo fermi con lo zucchero ed il pizzico di sale, aggiungiamo i tre tuorli e li amalgamiamo con la spatola, per non smontare il composto. Setacciamo farina e cacao nell'impasto mescolando delicatamente ed una volta incorporati aggiungiamo l'olio di semi. L'impasto è pronto e possiamo preparare la teglia da forno che ospiterà l'impasto. Prendiamo la carta forno la usiamo per foderare la teglia e ci versiamo sopra l'impasto, lo livelliamo ma prima di infornarlo dobbiamo preparare l'altro impasto.

Accendiamo il forno al 190° in modalità statica.

Prepariamo la pasta biscotto classica con i seguenti ingredienti: 3 uova grandi a temperatura ambiente, 75 gr. di zucchero, 25 gr, di farina e 15 di fecola, 40 gr. di olio di semi ed un pizzico di sale. Passiamo alla preparazione come per la precedente solo che al posto del cacao setacciamo la fecola insieme alla farina. Terminata la preparazione inforniamo la teglia con solo l'impasto al cacao nel forno statico portato alla temperatura  di 190°, per 5 minuti passati i quali tiriamo fuori la teglia e ci versiamo sopra l'impasto classico, livelliamo e rimettiamo in forno per altri 8 minuti. Verifichiamo la cottura con lo stecchino, sforniamo e capovolgiamo la pasta biscotto su un foglio di carta forno e la copriamo con la pellicola in modo da trattenere l'umidità che lascerà la pasta elastica. Facciamo raffreddare e dopo aver preparato la nutella (l'ho fatta intiepidire a bagnomaria) - usate il dosaggio giusto per voi, la ricetta prevede 250 gr. - la spalmiamo sulla pasta biscotto con una spatola lasciando un pò di bordo e la arrotoliamo dal lato lungo, copriamo con la pellicola e mettiamo in frigorifero. Dopo 2 o 3 ore tagliamo le fette del rotolo di 3 cm. sciogliamo 150/200 gr di cioccolato fondente a bagnomaria e ci immergiamo un lato della girella, facciamo asciugare in frigorifero. In realtà io alcune le ho lasciate senza la copertura di cioccolato. Et voilà le girelle sono pronte. 

Provateci sono veramente buone.

Simona



08 settembre 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA 9 GIUGNO - 8 SETTEMBRE 2020

GIUGNO 2020

Tutto così poco rassicurante. Sembra sia passato tutto, sia tutto così lontano, come se ci avessero rubato tre mesi della nostra esistenza e facciamo finta di niente. Non ci riesco proprio. Tre mesi non vissuti, sospesi che hanno il sapore di ...niente, di attesa, di ansia e ancora di niente. Saremo migliori ed è bastato poco per capire che non è vero, anzi! Andrà tutto bene, forse durante la quarantena, ma ora? Impareremo a gestire il nostro tempo, staremo di più con i nostri figli, ci godremo la famiglia. Quanti luoghi comuni. Nei momenti di difficoltà ci piace sentirci rassicurati, salvo poi svegliarsi e appurare che la realtà, la vita vera è un'altra cosa. Se vi state chiedendo se sono depressa vi rispondo senza paura, la risposta è no che non sono depressa, faccio un'analisi attenta di quello che secondo me è successo in questi mesi di non vita. Io sono tra quelle persone che ha rispettato le regole del non uscire se non per andare a fare la spesa settimanale per la mia famiglia e mia madre, che per impegnare il tempo ho iniziato a suonare la chitarra, ho pitturato le mie bottiglie parlanti, ho deciso di dar vita al lievito madre, insomma tutto ciò che poteva togliermi di dosso quel senso di inutilità che ti avvolge quando sai che non tutto potrà dipendere solo da te ma dipenderà dalle scelte e dalle convinzioni di tutta la comunità. Queste sono delle riflessioni che elaboro dentro di me e che ho la necessità che prendano vita fissandole su un foglio virtuale, da qui l'idea di dare il nome di diario come se fosse il mio vecchio e caro diario.

 

 SETTEMBRE 2020

Qualche mese è passato velocemente, fortunamente o forse no dalle riflessioni di giugno, tenute in bozza fino ad oggi. Avevo voglia di scrivere ancora e allora di due pagine ne ho fatta una sola. La riflessione di oggi è che non avrei mai pensato che ai tempi del  COVID essere rivoluzionaria sarebbe equivalso a portare la mascherina nei luogh pubblici, evitare luoghi affollati e disinfettare e/o lavare spesso le mani. Essere rivoluzionari oggi vuol dire rispettare le persone che ci stanno intorno ed invitarli a fare lo stesso con noi. RISPETTO che grande parola: "sentimento che induce a riconoscere i diritti, il ruolo, la dignità, il decoro di persone o di cose e fa astenere dal recare loro offesa" da Garzanti linguistica, Che ne dite voi che girate dentro il supermercato con la mascherina abbassata, voi che quando vi si chiede di mantenere una distanza adeguata girate gli occhi all'insù e pensate oddio ecco un'ualtra invasata col Covid, voi scriteriati - no no non vi voglio dare la soddisfazione di chiamarvi negazionisti - avrei altre parole per definirvi, ma sono una signora, cercate di arrecare meno danni possibili perchè il vostro comportamento, purtroppo crea problemi anche e soprattutto a quelli come me che con un atto rivoluzionario rispettano le regole e che grazie a quelli come voi rischiano di ammalarsi anche a causa vostra. A voi che non ce la fate proprio a rispettare le regole, che credete ad una dittatura sanitaria perchè non cambiate Stato, non andate a vivere in un posto in cui riteniate non esserci tutto questo? Di omuncoli qualsiasi, populisti e facinorosi ne abbiamo piene le tasche. RISPETTO - RESPECT -LE RESPECT  - RESPEKT - EL RESPETO.

Simona

17 agosto 2020

TORTA VERSATA ALLA MARMELLATA DI MIRTILLI

Tempo fa avevo provato a fare la Torta versata alla crema di nocciola ed era venuta benissimo, ovviamente da leccarsi i baffi. Però io non sono proprio un'amante della crema alla nocciola e quindi ho voluto provare la versione alla marmellata di mirtilli che rimane un pò meno dolce. Devo dire che anche i miei figli hanno apprezzato e commentato dicendo che forse questa versione era meglio della precedente... quindi perché non provare? Vi lascio il link di quella alla crema di nocciole con l'avvertenza, ovviamente di sostituirla con la marmellata al gusto che più preferite.

Simona

Mamme Imperfette

15 giugno 2020

BANANA BREAD Ricetta di Marco Bianchi

Trovo in rete molte ricette, soprattutto ultimamente, del banana bread. Anche il mio collega ne ha preparati diversi con diverse ricette ed allora quando la scorsa settimana mi è arrivata la newsletter di Marco Bianchi che conteneva tra le altre anche la ricetta del banana bread (scusate sorrido mentre scrivo "banana" perché penso ai Minions😀) ho pensato di provare a farlo. E' una preparazione molto semplice, un sapore diverso dal solito - non ho ancora capito se mi piace oppure no - ma, la ricetta è di sicura riuscita. Di seguito indico gli ingredienti che ho utilizzato io, per gli originali potete cliccare sul link sopra:

INGREDIENTI:
- n. 2 1/2 banane medie mature
- 180 ml. di latte 
- 50 ml. di olio di semi
- 260 gr. di farina
- 80 gr. di zucchero muscovado o di canna
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 20 gr. di cioccolato fondente 

PROCEDIMENTO:
Prendete le banane con la buccia e infornatele per 20 minuti  a 90 gradi. Nel frattempo setacciate insieme le polveri (farina, zucchero, lievito e vanillina) e sminuzzate il cioccolato fondente.
Trascorsi i venti minuti, togliete le banane dal forno  sbucciatele e frullatele insieme al latte e all'olio e  aggiungete la purea agli ingredienti secchi e, dopo averli amalgamati inserite il cioccolato sminuzzato. Foderate uno stampo da plumcake con la carta forno, oppure imburratelo e infarinatelo e trasferitevi il composto. Fate cuocere per 40-45 minuti, io 43 minuti, in forno statico preriscaldato a 180 °. Il giorno dopo secondo me è mooolto più gustoso. 
Besos
Simona


 

26 maggio 2020

PLUMCAKE PERE E CIOCCOLATO

Ricetta veloce presa da Tavolartegusto di Simona Mirto , un'ispirazione continua.
                                                                                  
#plumcakeperecioccolato

Questi gli ingredienti:
- 2 uova a temperatura ambiente
- 170 gr. di zucchero
- 70 gr. di olio di semi di girasole
- 170 gr. di farina
- 30 gr. di cacao amaro
- n. 1 bustina di lievito per dolci

- n. 1 vasetto di yogurt alla vaniglia a temperatura ambiente
- 80 gr. di gocce di cioccolato fondente (o cioccolato in scaglie)
- n. 2 pere  sode
                                                                            Questo il procedimento:
Ho pensato di adattare la ricetta e di farci appunto un plumcake. Accendo il forno statico a 180°, preparo tutti gli ingredienti così li ho tutti a disposizione e con uno sbattitore elettrico monto le uova con lo zucchero finché il composto risulterà spumoso. Continuando a montare il composto, aggiungo l'olio a filo e abbassando la velocità alterno il composto (precedentemente setacciato insieme) di farina, cacao e lievito con lo yogurt. Aggiungo le gocce di cioccolato lasciandone un pò - a piacimento - per la decorazione. Ora le pere... le sbuccio e le taglio a fette non troppo sottili. Preparo lo stampo da plumcake (25 x 11) lo imburro, lo infarino (oppure uso la carta forno), verso il composto nello stampo, posiziono le fette di pera, prendo le gocce di cioccolato restanti, le spargo sul composto e inforno. Dopo circa 40 minuti di cottura controllo con lo stecchino per vedere se il plumcake è pronto altrimenti, metto il timer per altri 5 minuti. Io di solito mi baso anche sul profumo che si diffonde in cucina. Lo sforno e lo lascio raffreddare. Per quanto riguarda la conservazione non so dirvi...a casa mia non dura più di due giorni. 

Simona


P.S.:  la foto non è un granché ma il sapore vi conquisterà.


26 aprile 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA 22 APRILE 2020

I RUMORI
All'inizio c'era il silenzio al quale nessuno di noi era abituato, un silenzio a tratti interrotto dal RUMORE delle sirene delle ambulanze, non frequenti per fortuna, o almeno non qui a Roma, ma il pensiero che ognuna di quelle sirene potesse trasportare una persona malata di questo terribile virus beh, fa assumere a quelle sirene un rumore assordante, diverso. Così come il RUMORE degli elicotteri che passano sopra la mia abitazione, come questa mattina quando, un elicottero della Polizia volava insistentemente sopra il mio palazzo.
RUMORI.
Rumori che evocano solo sensazioni  negative, di angoscia e di pesantezza nell'anima e fanno in modo che ci si senta al sicuro solo tra le mura domestiche - immagino chi non può sentircisi neanche lì. E' questa l'unica prospettiva che abbiamo? Possibile che non ci sia un "Piano B"?
Di sicuro, quello che è facile comprendere è che, il Covid19 è lo spartiacque della nostra epoca e che niente tornerà come prima. Ci sarà il periodo prima ...: "Ti ricordi prima del Coronavirus..." e ci sarà un dopo: "Il 2020 dopo il Coronavirus..." Bisognerà ritrovare un equilibrio quello che forse avevamo perso nel corso di questa vita accelerata, insomma sarà necessario rivedere le nostre priorità.
Notate un po' di nostalgia? Beh forse sì, miscelata con un po' di paura nel pensare a come e con quante difficoltà riprenderemo la "normalità", una nuova normalità tanto invocata da noi tutti, con la consapevolezza che dovremo reinventarci nuovi spazi, nuove modalità lavorative, un nuovo modo di socializzazione. Io sono pronta anche se ho la consapevolezza che, in qualsiasi maniera ci reinventeremo, dopo questa lotta ne usciremo sempre perdenti. Perdenti sì, basti guardare il numero delle PERSONE che non ci sono più. Un numero che è difficile anche solo pensare, figurarsi immaginare le storie di una vita dietro ad ognuno di loro, ancora più difficile immaginare questo numero se associamo a loro il fatto che erano, non solo ma in maggior numero, le persone più fragili e che andavano difese più di ogni altro, no mercificate in nome della produttività o del profitto o di qualsiasi altro interesse. Le PERSONE che rappresentavano l'origine di tanti individui e di tante famiglie, di parte della nostra storia e che adesso non ci sono più. A prescindere dall'età.
Insomma questa cosa mi fa arrabbiare molto e non riesco proprio a mandarla giù, mi ci vorrà del tempo come perso ad ognuno di noi, per riuscire a convivere con questi pensieri ritrovare un equilibrio.

Simona

05 aprile 2020

AMICIZIA - elogio dell'umanità

Visto che sono in casa ormai da tre settimane, ho deciso di riordinare un pò i miei libri e quelli dei ragazzi. Ne ho veramente tanti ma, finchè avrò spazio per tenerli, non me ne separerò.
Un libro tra i tanti però mi ha chiamato - eh sì io sono convinta del fatto che alcuni libri ti chiamino a loro, mi è successo diverse volte - e non sia mai che io non risponda alla chiamata di uno di loro. Il libro di cui vi vorrei parlare oggi è AMICIZIA - elogio dell'umanità, prologo di Maeve Binchy. E' una raccolta fotografica che risponde alla domanda "Cos'é un amico?". 100 fotografi appunto provano a dare una risposta con uno scatto e secondo me, ci sono riusciti benissimo. Le foto sono state prese dalla collezione M.I.L.K.: Moments of Intimacy, Laughter and Kinship (Momenti di Intimità, Gioia e Affinità). Maeve Binchy scrisse "Non so dirvi, onestamente, come si possa fare a meno dell'amicizia. Qualcuno con cui condividere i propri segreti, le proprie speranze, i propri sogni. E anche qualcuno che condivida con voi umiliazioni, vergogna e sconfitte...Amicizia non vuol dire aver fatto le stesse esperienze o avere gli stessi interessi. Un'amicizia può crescere anche sul terreno più arido e incerto".
Il libro mi è stato regalato, tantissimo tempo fa, da una mia carissima amica e questo gli dà un valore aggiunto e, quando lo sfoglio la penso tantissimo e la ringrazio ancora per questo regalo bellissimo e significativo.
Se vi va e, quando si potrà tornare in libreria, potreste cercarlo e magari regalarlo a qualche amico per dirgli quanto gli volete bene.

La foto è di Cristina Piza del 1998                    
"Ruben e Ibrahin, musicisti e vecchi                
amici, festeggiano l'uscita del loro nuovo
cd in un caffè di Madrid, Spagna".

La frase associata alla foto è di Cicerone
"Un amico è come se fosse un altro me stesso"

Ho scelto questa foto perchè rappresentativa al massimo della frase di Cicerone, ma ce ne sono tantissime che vi faranno sorridere, riflettere, comprendere.
E con questo passo e chiudo non senza mandare un abbraccio a Silvia e un ti voglio bene grande come una casa.

Baci
Simona

02 aprile 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA GIOVEDI' 2 APRILE 2020

"STARRY NIGHT - VINCENT VAN GOGH" 
Eccoci qui e, di questi tempi non è poco. Dopo aver festeggiato il mio compleanno e quello di mio figlio, il più piccolo, ci prepariamo a fare "UNA GRANDE FESTA" 😂😂😂😂😂😂😂😂 per il diciottesimo compleanno di mio figlio, il più grande!!! Festeggiare gli anni ai tempi del coronavirus passi ma, non poter festeggiare 18 anni è un pò triste ma... ci sarà tempo per farlo. Ringrazio il grande Francesco Guccini per aver detto questa frase: "Dopo la guerra c'era una voglia di ballare che faceva luce”. Beh da quando l'ho sentita mi è rimasta bene  impressa nella mente e, quando ci penso me la immagino con un quadro al quale sono particolarmente affezionata "Starry Night" di Vincent Van Gogh e mi passa la tristezza. Ancora una volta posso dire con certezza che le parole hanno un peso, per questo ricordiamoci di usarle bene. La bellezza di un'opera d'arte come per me  quella di Van Gogh ci può aiutare in un momento triste e allora approfittiamo di questo momento per fare una visita virtuale nei musei che ce lo consentono e riempiamoci gli occhi e il cuore. 
P.S.: Presto vi aggiornerò sulla torta di compleanno...

Besos

Simona 

26 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA DOMENICA 22 MARZO 2020

La parola del giorno è "SOLITUDINE". 
C'è chi della solitudine ne ha fatto un modo di vivere e c'è,  invece chi avendone paura si è costruito intorno a sè una rete di contatti, amicizie, persone che lo aiutino a non essere - anzi no- a non sentirsi mai da solo. 
In questo strano momento della nostra esistenza, a causa del COVID-19 c'è chi è costretto a stare solo malgrado tutto. Forse ci accorgeremo che i gesti quotidiani non sono poi così scontati: abbracciare un genitore, dare un bacio al proprio figlio anche solo scambiarsi una semplice stretta di mano.
La parola solitudine la associo ai genitori separati che magari per sicurezza devono rinunciare a stare con i propri figli, la associo a tutte le persone anziane che in questo periodo non solo sono quelle più colpite dal virus ma sono quelle che più di tutti soffrono a star soie. Non hanno nessuno con cui parlare, non possono uscire per la spesa, non possono abbracciare i propri figli, i propri nipoti che magari vanno a portargli la spesa...nessun conforto dato dalla presenza fisica dei propri cari. Spero veramente che quando tutto questo sarà solo un bruttissimo ricordo ci ritroveremo migliori, ed è per questo che fisso queste riflessioni; per far sì  che tutte le sensazioni siano sempre vive e che non me ne dimentichi in una normalità ricostituita.
Nel frattempo ho insegnato a mia madre, che forse e per fortuna, è più spaventata che intenzionata ad uscire, come si riceve e si fa una videochiamata whatsApp così da farle un pò di compagnia e farle vedere i nipoti. Ancora riesco a tenerla in casa, le porto la spesa abbondante una volta alla settimana così non può dire che deve uscire, ovviamente a distanza gliela lascio in corridoio, le porto le ricette, le ordino i medicinali, le faccio un pò di telefonate al giorno così parla con qualcuno  insomma cerco  di non lasciarla sola anche se a distanza. 
E allora pensoa chi è proprio solo e mi sale la tristezza, così come mi fa tristezza pensare a chi anziano non è, ma solo sì,  per scelta o no.

Simona

18 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA MARTEDI' 17 MARZO 2020

DIARIO DI BORDO DEL COMANDANTE SIMONA - CASA MIA - MARTEDI' 17 MARZO 2020

Riflessione del giorno - LA PAURA DEL DOPO. Ad un certo punto succede che  per motivi personali devi misurarti con tutto quello che succederà dopo. Allora sarà inevitabile che qualcuno dica: "Ma come fai a pensare  a quello che succederà dopo, in questo momento. L'importante è uscirne!!!"
Ed è vero. Come si può pensare al dopo se ancora proviamo a navigare nella tempesta! Purtroppo conosciamo tutti il nostro Paese, costruito sulla burocrazia. Ecco tutto ciò mi spaventa e. non solo un pò. Bloccare gli addebiti in banca, avere l'attività semichiusa, aspettare che squlli il telefono per qualche urgenza, il non lavorare. Sì le scadenze fiscali sono state spostate al 31 maggio ma, come ci si arriverà al 31 maggio, sicuramente devastati.Le PAURE, le preoccupazioni sono molteplici. Avremo tempi difficili e quindi bisognerà accedere a finanziamenti, prestiti che daranno un pò di respiro e un pò di liquidità. Insomma la PAURA di non farcela a tenere in piedi quello che ognuno di noi con tanta fatica ha raggiunto.Ma vi dico una cosa, chi ha fatto tanti sacrifici è abituato ad abbassare la testa e a lavorare e così sarà anche questa volta. E allora mi ripropongo di guardare lontano e di provare a trasformare questo brutto momento in una opportunità per il futuro e auguro a tutti noi di poter ritrovare la serenità che tanto ci manca oggi.


Simona

14 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA VENERDI 13 MARZO 2020

Diario di bordo del Capitano Simona - casa mia - 13 marzo 2020

Foto del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" dipinto su un lenzuolo bianco, appeso sul balcone di fronte al mio.
Frase del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" neanche a farlo apposta la sento nel film di Gipi: "IL RAGAZZO PIU' FELICE DEL MONDO"  messo a disposizione dalla soc. Fandango; "...sembra una battuta... una cosa scritta...".
Eh sì abbiamo tutti bisogno di rassicurazioni e forse è proprio da questo che si capisce la gravità (abbiamo veramente capito?) della situazione oggi a causa del COVID19. L'animo umano si ribella sempre a ciò che non riesce a comprendere fino in fondo, a tutto cio che non riesce a controllare. Deve esorcizzare la paura e se scrivere "ANDRA' TUTTO BENE", affacciarsi alle finestre o uscire sui balconi alle 18.00  per cantare l'inno d'Italia, Azzurro o quello che volete servirà a farci stare meglio perchè no!!! Ognuno di noi troverà il suo di modo per sollevarsi dalle preoccupazioni io il mio non l'ho ancora trovato. L'ansia mi attanaglia quando leggo tra le righe delle parole non scritte di medici, infermieri e rianimatori o quando, magari con dichiarazioni sui social dicono di essere positivi al tampone effettuato su di loro. Vorrei veramente svegliarni e scoprire di aver fatto solamente un brutto incubo. Ma so anche che non è così e allora mentre #iorestoacasa con i miei figli, provo ad allontanare la paura colorando i mandala messi a disposizione da @differita (grazie), oppure scarico la tensione (mi dispiace per i nuovi vicini) suonando la batteria, guardo i contenuti culturali messi a disposizione in questo periodo o ancora cerco di finire il libro che ho sul comodino o ancora faccio ...niente perchè come dicono gli esperti anche la noia fa bene.
Ho un pensiero però che spesso che mi riporta alla triste realtà ed è quello verso i NUMERI che non sono  numeri ma PERSONE. Il pensiero è rivolto a tutte le famiglie toccate negli affetti più profondi a cui il COVID19 ha anche tolto la possibiltà anche solo di un lieve conforto o dell'ultimo saluto. Mi si stringe il cuore.
Mi auguro, almeno, che questo periodo di difficoltà estrema ci restituisca l'umanità perduta.


Simona

05 febbraio 2020

ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO - GAY HONEYMAN

Beh devo dire che come primo libro dell'anno non c'è male.
Avrei voluto comprare questo libro diversi mesi fa, ma ne avevo un paio iniziati e quindi l'ho lasciato sugli scaffali. Ho scoperto che quando uscì in Italia - nel 2018 -  balzò in testa alle classifiche dei libri d'esordio più venduti.
Effettivamente è un libro che si legge molto bene, scorrevole e lineare; talmente lineare che capisci che ci deve essere qualcosa di più. Infatti è, ovviamente, verso la sua fine che ci vengono rivelate alcune verità..."Ora avevo un lavoro da svolgere.Il passato si nascondeva da me -o io da lui - eppure era ancora lì, immobile, in agguato nell'oscurità. Era ora di fare entrare un pò di luce." 
Sapete che quando cerco un libro da leggere, spero sempre che non sia scontato e che possa sorprendermi, e questo - che, inaspettatamente mi è stato regalato a Natale- lo ha fatto fino alla fine, rivelando a volte degli scenari impensabili. Ribadisco la linearità della scrittura, una storia avvincente che ci parla di una donna particolare, abitudinaria con un passato oscuro e ovviamente drammatico e che pensa di non meritarsi niente. Ma poi...
Io l'ho trovato un romanzo "gentile" che piano piano  è riuscito ad intrufolarsi nella mia anima e, spero che leggendolo possiate esserne entusiasti come me.


Mamme Imperfette

23 gennaio 2020

PLUMCAKE MOOORBIDISSSSIMO

Avrete capito che se trovo un "luogo" seppur virtuale pieno di indicazioni esatte per preparare i dolci fatti in casa, poi ci torno e ci ritorno e poi ci torno ancora. Così, l'altra sera avevo voglia di preparare un plumcake soffice per la colazione a casa e/o a scuola, semplice ma buono e allora ho pensato di curiosare tra le ricette di Tavolartegusto dove ho trovato la ricetta della Torta Sacher e ho trovato una ricetta che volevo provare, ma non solo, infatti c'erano indicati anche tanti consigli per fare in modo che il plumcake  riesca al meglio, soffice e con la cupola sopra.

INGREDIENTI:
- n. 3 uova 
- 160 gr. di zucchero semolato
- n. 1 bustina di vanillina
- 1 pizzico di sale
- la buccia grattugiata di un limone (meglio se biologico)
- 100 ml. di olio di semi
- 150 gr. di farina 00
- 50 gr. di fecola di patate
- n. 1 bustina di lievito 
- 200 gr. di yogurt (io alla vaniglia)  

Per la riuscita del dolce è indispensabile che gli ingredienti siano a temperatura ambiente - anche lo yogurt - e che seguiate le istruzioni del procedimento.

PROCEDIMENTO:

In una ciotola rompete le uova e cominciate a sbatterle, preferibilmente con le fruste elettriche aggiungendo lo zucchero, il pizzico di sale, la vanillina e la scorza grattugiata del limone finché il composto risulterà gonfio e soffice. Aggiungere l'olio e, dopo aver unito alla farina il lievito e la fecola, prelevarne due cucchiai e aggiungerli al composto continuando a montare ma a bassa velocità. Inserire lo yogurt a cucchiaiate. Finite con l'inserimento della farina finché l'impasto sarà vellutato. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake 22 x 10, infornate nel ripiano di mezzo, nel forno statico riscaldato a 190° per 30-40 minuti (io 30 minuti), controllate e se si è formata la cupola sopra, abbassate la temperatura a 180-175° (io a 175° 170)  e continuate la cottura per circa 15 minuti. Fate comunque la prova stecchino.

In realtà io prima di infornare ho anche aggiunto lo zucchero di canna in superfice.

Posto la ricetta perchè ha avuto un successone e devo dire che il sapore e la testure ricorda quella dei plumcake realizzati nei forni artigianali.

Mamme Imperfette   
 

19 gennaio 2020

TORTA SACHER - AUGURI A MIO FRATELLO

Come ogni anno il 24 dicembre preparo una torta di compleanno per mio fratello e, quest'anno la mia scelta è caduta sulla Torta Sacher, anche su suggerimento di mio figlio - il più grande- che la adora.
In realtà la Torta Sacher mi evoca dei ricordi... Tanti anni fa, ma proprio tanti quando mia madre lavorava presso gli studi cinematografici di Cinecittà, le piaceva portare dei dolci fatti in casa, tra cui la Torta Sacher che preparavamo a quattro mani e che, a quanto pare, era ben gradita. Così non ci ho pensato sù due volte e, non trovando la ricetta storica, mi sono affidata a quella che secondo me è la migliore  e che ho trovato QUI ,
La migliore perchè mi è sembrata da subito di facile realizzazione ed infatti così è stato

Ingredienti per la base al cioccolato per una  tortiera da 24 cm: 

- 5 uova a temperatura ambiente
- 150 gr. zucchero semolato
- 125 gr. cioccolato fondente
- 30 gr. zucchero a velo
- 110 gr. burro a temperatura ambiente
- 110 gr. farina 00

Ingredienti per la farcitura:

- n. 1 barattolo di marmellata di albicocche circa 300 gr.

Ingredienti per la glassa:

- 270 gr. cioccolato fondente
- 190 gr. panna liquida fresca

Procedimento per la base:
Ho diviso i tuorli dagli albumi montando questi ultimi a neve con qualche goccia di limone e aggiungendo lo zucchero semolato finchè sono arrivata ad una meringa lucida e morbida. Ho fuso a bagnomaria il cioccolato e l'ho fatto raffreddare, mescolando sempre.
In una ciotola ho montato lo zucchero a velo con il burro, ho incorporato un tuorlo alla volta e ho aggiungeto il cioccolato sciolto ormai freddo, amalgamandolo bene con le fruste. Ho aggiunto gli albumi montati a neve con una spatola dal basso verso l’alto e poi la farina arrivando ad un impasto morbido, spumoso e denso.
Ho trasferito in uno stampo precedentemente imburrato e infarinato il composto ed ho infornato a 180° per circa 30 – 35 minuti. Fate sempre la prova stecchino.
Io l'ho preparata il giorno prima, l'ho incartata con la pellicola e l'ho lasciata a temperatura ambiente per una notte. Il giorno dopo ho iniziato a preparare la glassa al cioccolato mettendo sul fuoco la panna liquida fino a sfiorare il bollore dopodiché ho aggiunto il cioccolato fondente, tritato finementee, girando con un cucchiaio di legno. Nel frattempo ho tagliato in due parti la base al cioccolato e l'ho farcita con la marmellata di albicocche, l'ho ricomposta e ho spalmato la marmellata anche in superficie e lateralmente. Fatta freddare la glassa ho iniziato a coprire la torta mettendone un pò al centro e allargando all'estremità fino a ricoprirla interamente. Poi di nuovo mettendo la torta su una gratella e facendo scivolare altra glassa sopra senza spatolare. Poi con una sac a poche e altra glassa ho scritto Sacher  e questo è il risultato:
Come avevo previsto anche il gusto ci ha soddisfatti in pieno. Buonissima.
Mio fratello, ma anche uno dei miei nipoti (che non mangia nulla) hanno gradito e ne hanno chiesto il bis.

Bacetti
Mamme Imperfette