Quando l'arte si fa spazio e incontra e incanta le persone. Tutte.
Sto parlando della mostra diffusa delle statue di Fernando Botero, posizionate in alcune zone del centro della mia città Roma. Trovo sia un'idea magnifica, un'opportunità di fruizione dell'arte data a tutti, anche a chi, magari, non interessa particolarmente questa forma di espressione.
Nonostante il gran caldo, ieri reduce da una grande delusione, la chiusura anticipata del NEXT Museum, che doveva ospitare la mostra immersiva Van Gogh Experience fino al giorno 8 settembre, con le amiche pazze come me, siamo andate alla ricerca delle statue di Ferdinando Botero. Personalmente non conosco approfonditamente il suo stile, il suo modo di creare - se non per i volumi con cui si esprimeva creando le sue opere ma, mi piace molto la sua idea di produrre gioia e piacere che lo ha ispirato fino alla fine della sua vita (2023).
“Roma, città eterna: credo che nulla avrebbe potuto far più piacere a mio padre, Fernando Botero, che vedere le sue sculture monumentali esposte, oggi, nel cuore di questa città così straordinaria, capitale di questo Paese che lui tanto amava e che tanto influenzò la sua opera – ha evidenziato Lina Botero, curatrice della mostra e figlia dell’artista - Da ogni punto di vista, l’Italia fu la sua seconda patria, non solo per l’ammirazione che portava per la sua arte, ma anche per l’amore che provava per quella che considerava anche la sua terra. Questa mostra, nel cuore del centro storico di questa città, costituisce “una prima” intesa come insieme di sculture monumentali a Roma”.