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28 novembre 2023

COSMO DI LUCI- IL FESTIVAL DELLE LANTERNE DI LOTO




Questo pomeriggio sono stata con le "Amiche Matte" al Festival delle lanterne di loto- "Cosmo di luci"  presso l'Istituto culturale coreano in
 Italia, in via Nomentana, 12 a Roma. 
Il Festival si tiene dal 10.11.2023 al 1/12/2023, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30). Entrata libera. Molto carino da vedere. Un'occasione per conoscere tradizioni culturali storiche di altri Paesi in questo caso della Corea del Sud. Il Festival Yeondeunghoe -come riportato nella brochure - è una manifestazione culturale tradizionale durante la quale si accendono le lanterne per festeggiare la nascita di Buddha e per poter a sua volta          raggiungere l'illuminazione.
L'augurio del direttore del Comitato del Festival è tramite le 
lampade del desiderio i visitatori possano superare tutti i dolori e le difficoltà. 
All'interno avrete anche la possibilità di scrivere il vostro nome (o quello che volete) in coreano e scattarvi una foto 😁. 
Insomma mancano pochissimi giorni al termine ma, 
se riuscite fateci un salto, di pomeriggio sarebbe ancora meglio perché, in assenza di luce solare le lanterne posizionate all'esterno risplendono maggiormente.

Besos

Simona



09 novembre 2023

BANANA BREAD RICETTA TOP di @TAVOLARTEGUSTO

Ciao a tutti, oggi vorrei condividere con voi la ricetta, secondo me TOP del Banana Bread, presa dal sito Tavolartegusto. L'ultima ricetta provata non era andata a buon fine (e quindi non l'ho pubblicata sul blog), la prima provata, quella di Marco Bianchi ha avuto una buona riuscita ma, lasciatemelo dire una volta provata questa, non la lascerete più.

Orsù 😂(che vocabolo antico), iniziamo a preparare gli ingredienti:

- 90 gr di olio di semi (la ricetta originale prevede 100 gr di burro con la possibile sostituzione con l'olio di semi che io ho preferito);
-120 gr  di zucchero semolato (la ricetta originale prevede 130 gr. di brown sugar americano oppure zucchero di canna sostituibile con pari quantità di zucchero classico meglio);
- 1 pizzico di sale, vaniglia  (io ho usato 1 cucchiaino di estratto naturale), la buccia grattugiata di n. 1 limone, 1/2 cucchiaino di cannella in polvere;
- 2 uova;
- N. 3 banane mature;
-240 gr di farina ’00 setacciata con  n.1 bustina di lievito per dolci e 1/2 cucchiaino di bicarbonato;
- 100 gr di gocce di cioccolato fondente (io ho usato una tavoletta spezzettata);
- 100 gr di frutta secca , un mix oppure un solo tipo (io ho usato il mix quello in bustine).

La preparazione è molto semplice:

Intanto accendete e preriscaldate il forno statico a 190°. 
In una ciotola ho inserito gli ingredienti in ordine nell'elenco quindi: l'olio e lo zucchero, il pizzico di sale, la vaniglia, la buccia grattugiata del limone ed il mezzo cucchiaino di cannella, amalgamando il tutto con lo sbattitore elettrico, ho inserito le 2 uova una alla volta con la velocità medio-alta (io alla velocità 3). Ho schiacciato bene le 3 banane mature e le ho inserite nel composto a velocità bassa (2). 
Ho inserito, setacciandola  la farina, il bicarbonato ed il lievito ed ho aggiunto metà del quantitativo di gocce di cioccolato e metà quantitativo della frutta secca e ho mescolato con una spatola.
Ho versato il composto all'interno di uno stampo da plumcake (11x25) foderato con la carta forno, sopra ho completato con il resto della cioccolata e della frutta secca e l'ho infornato nella parte centrale a 190° per i primi 15 minuti, poi ho abbassato la temperatura a 180° ed ho continuato la cottura per altri 23-25 minuti e dopo aver fatto la prova stecchino l'ho sfornato, l'ho lasciato raffreddare per un paio d'ore ed è stato amore al primo morso, un'esplosione di sapori. 
Grazie ancora @tavolartegusto anche per i suggerimenti sulla preparazione.

Besos amigos 
Simona

24 settembre 2023

LA RAGAZZA DELLA PALUDE D. OWENS - LA RAGAZZA DEL TRENO P. HAWKINS - VIOLETA di I. ALLENDE - LETTURE ESTIVE

La ragazza della palude di Delia Owens, è uno dei libri – gentilmente  prestatomi da zia Silvia - che ho letto quest’estate ed è anche quello che mi ha sorpreso e che mi è piaciuto di più. E’ un romanzo che abbraccia il filone del giallo, che parla di natura indomita e selvaggia, che parla di fanciullezza, di abbandono, di amore, di delusione e tradimento, insomma ha la capacità di incollarti alle sue pagine, di volerne sapere di più. E il di più arriva alla fine del romanzo stesso e ti lascia senza fiato. Non è un libro recente ma secondo me merita di essere letto.


Ho poi letto di nuovo La ragazza del treno di Paula Hawkins, un thriller che ti lascia sempre con il fiato sospeso, con dinamiche impensabili dove si incrociano la dipendenza dall’alcol spinta dal fatto che la protagonista Rachel non  riesce ad avere un figlio tanto desiderato da lei e dal marito,  gli abusi emotivi subìti, il vuoto di ricordi dopo una sonora sbronza, il fatto che l’ormai ex marito ha trovato un’altra compagna con cui ha avuto una figlia, il suo quotidiano viaggio in treno attraverso cui entra nelle vite degli altri solamente guardandoli dal finestrino. Ed è proprio così che comincia a dare un’interpretazione, tutta sua, alla vita di una coppia che vede tutti i giorni dal treno, fino alla mattina in cui lo scenario cambio. Di nuovo ho rivisto il film.


Un altro bel libro letto quest’estate  è stato Violeta di Isabel Allende – premetto che ho tutti i suoi libri. Mi ha fatto ricordare la Allende di tanti anni fa, ed un po’ anche il grande scrittore Gabriel Garcia Marquez. Il libro l’ho divorato all’inizio e, centellinato alla fine, per tenerlo ancora un po’ con me. Non so se a voi capita la stessa cosa ma, quando leggo un libro che mi piace particolarmente, verso la sua fine ne leggo poche pagine alla volta perché vorrei, come la canzone  Estate, dei Negramaro, “potesse non finire mai”. Ecco Violeta per me è stato questo: un diario, un racconto di un’esistenza lunga, costellata da molte vicissitudini, molti cambi di scenario, tormenti e gioie, sconvolgimenti politici, avvenimenti in grado di cambiare la storia, affrontati dalla protagonista con determinazione e, scritto in maniera magistrale: “C’è un tempo per vivere e un tempo per morire. E tra i due, c’è il tempo per ricordare.”


Vi auguro delle belle letture.

Simona

17 luglio 2023

IPOTESI METAVERSO - PALAZZO CIPOLLA - 5 LUGLIO - 23 LUGLIO 2023

Vorrei parlarvi della mostra "Ipotesi Metaverso"  presso Palazzo Cipolla in Via del Corso, 320 Roma - dal 5 aprile scorso al prossimo 23 luglio. Lo so, è quasi al termine ma sono riuscita ad andarci solo venerdì anche se, da quando è iniziata, la mia curiosità è andata aumentando giorno per giorno. In realtà, pensavo potesse essere interessante anche e soprattutto per mio figlio (il piccolo- si fa per dire... è cresciutooooo, non lo puoi più chiamare piccolo, anche se solo per fare un confronto con il fratello grande!!!). Interessante perché si sà che a 15 anni quando proponi un'esposizione, una mostra deve essere veramente interessante altrimenti... Vabbè, diciamo che gli ho talmente rotto le scatole che venerdì ha ceduto e finalmente mi ha detto: "e andiamo a vedè sto Metaverso". Quasi mi ha preso in contropiede e con il caldo che fa in questi giorni a Roma, ero tentata a non andare e invece alla fine ho preso la palla al balzo e siamo andati, sul tardi e con la macchina (i varchi a Roma, durante la settimana aprono alle 18.00). Premetto che i biglietti si possono fare fino alle ore 19,00 e, che la mostra si può visitare fino alle ore 20.00. Qualche pecca l'abbiamo trovata da subito alla biglietteria, sicuramente l'addetta ai biglietti era provata dal caldo, a fine giornata e poco disponibile al dialogo. La faccio breve, pago con il bancomat e capisco che avrebbe preferito il circuito della carta di credito, il bancomat impiegava molto a dare conferma del pagamento; le ho proposto eventualmente il pagamento in contanti ma evidentemente aveva già chiuso la cassa perché avrei dovuto avere l'importo preciso altrimenti non poteva darmi il resto. Insomma aiutoooo!!!

Aspettiamo il nostro turno per entrare e rimango subito piacevolmente colpita da un'opera immersiva, (come la definiscono), ho la possibilità di salire su un'altalena al buio. Non voglio svelarvi troppo ma, se ne avete voglia potete leggere, qui, nel sito Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. La parte per noi più interessante è quella iniziale. Passando ad un'altra stanza ci danno un visore con delle "manopole" con le quale possiamo muoverci nel Metaverso, dal visore ci appare New York (Bronx) vista dall'alto, si può cambiare la visione appunto con le manopole, durata della visione interattiva 2 secondi e mezzo, e sì che poteva essere interessante. Un'altra sala anche questa interessante ci ha proiettato in un universo parallelo, nel quale utilizzando sempre degli strumenti si possono afferrare degli ipotetici oggetti sempre nel multiverso. Neanche a dirlo io non ne ho preso neanche uno e mio figlio li ha presi tutti, ovviamente! Il tempo a disposizione dipende dalla simpatia delle hostess. Personalmente ho apprezzato anche gli  artisti del passato, ci sono opere pittoriche di De Chirico, di Nespolo e molti altri. Insomma per spiegare meglio il senso della mostra, riporto le parole del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, che dice: "La nuova mostra che oggi presentiamo, dal titolo Ipotesi Metaverso, permette di coniugare, attraverso il dialogo tra 32 artisti storici e contemporanei provenienti da tutto il mondo, la tradizione, che rimane un punto di riferimento imprescindibile, con il nuovo che avanza, con il mondo digitale, mediante l'apporto delle nuove tecnologie, le quali costituiscono una rivoluzione anche nella maniera di manifestare il sentimento che è da sempre alla base di ogni opera d'arte, in qualsiasi epoca".




Ho però notato, purtroppo oltre alla poca professionalità del personale che assisteva i visitatori anche molte défaillance nell'esposizione, come per esempio, se non sbaglio l'opera di Pak oppure un'altra installazione spenta o ancora dei frame forse non programmati sull'opera finale che ritagliavano un quadrato completamente nero all'interno di un'opera che cambiava forma e colore, a mio parere bellissima.


Insomma, non mi è piaciuta molto forse perché non sono riuscita a coglierne (per mia incapacità probabilmente) l'anima o forse perché mi aspettavo qualcosa di diverso. Comunque il fatto che io ci stia riflettendo sopra mi sembra di per sé già abbastanza interessante.



Simona


11 giugno 2023

INSOLITA PASTA FREDDA

PASTA FREDDA CON OLIVE, CREMA DI ROBIOLA, PROSCIUTTO COTTO E RUCOLA   

                                                         
Quando si dice pasta fredda si pensa alla solita pasta con i pomodorini, olive e mozzarelline oppure tonno. Oggi vi vorrei suggerire una ricetta alternativa: pasta fredda con olive taggiasche, robiola, e prosciutto cotto. Cuocete la pasta al dente, nel frattempo tagliate le olive taggiasche, il prosciutto cotto (tagliato spesso) a dadini, spezzettate il basilico e preparate la crema di robiola (acqua calda per sciogliere la robiola... ma non fatela troppo liquida). Scolate la pasta ...al dente!!! Conditela in un contenitore con olio extra vergine d'oliva, giratela e fatela freddare. Versate la crema di robiola, il basilico, le olive ed il prosciutto cotto (potete anche optare per la mortadella, se vi piace) come dico sempre et voilà. Alla fine mi sono ricordata che avevo nel frigorifero un po' di rucola e l'ho aggiunta per dare un gusto più sfizioso e piccantino.
Per quanto riguarda le quantità sono a piacimento, se vi piacciono tante olive abbondate e lo stesso con gli altri ingredienti io per 300 gr. di pasta ho utilizzato 100 gr. di olive taggiasche, una confezione di robiola alle olive nere da 90 gr., una fetta di prosciutto cotto tagliato spesso a dadini ed una fetta di mortadella tagliata spessa a dadini, foglie di basilico. Buon appetito.


03 aprile 2023

PLUMCAKE ALL'ARANCIA - da @havenicebreak_ (plumcake arancia e cioccolato)



Eccoci qui con un dolcetto appena sfornato: il plumcake all'arancia. In realtà la ricetta originale è quella del plumcake arancia e cioccolato ma, in previsione della Pasqua ho pensato di evitare l'utilizzo del cioccolato e di preparare, appunto un semplice plumcake all'arancia. La ricetta l'ho presa da @havenicebreak_ , modificandola in base agli ingredienti a mia disposizione:


- 2 uova a temperatura ambiente

- 150 gr di zucchero (ricetta originaria di canna)

- 150 ml di succo d'arancia

- 70 ml olio di semi

- 220 gr di farina  e 30 gr. di farina di mandorle (ricetta originaria 250 gr. farina)

- n. 1 bustina di lievito per dolci

- una manciata di noci sbriciolate (non previste nella ricetta originale che prevedeva l'aggiunta di gocce di cioccolato)

Accendere il forno in modalità statica a 180°. Montare le uova con lo zucchero e quando saranno gonfie e spumose aggiungere a filo il succo d'arancia e l'olio di semi. Aggiungere le farine ed il lievito setacciati. Utilizzare lo stampo da plumcake (io da 30 cm - interno 25 cm), bagnare e strizzare la carta forno (oppure imburrare ed infarinare lo stampo), inserirla nello stampo e versare il composto preparato, aggiungere sulla superfice le noci sbriciolate ed una spolverata di zucchero semolato, infornare (180° statico) per 40-45 minuti (fare sempre la prova stecchino). Sfornare e lasciare raffreddare. Ed ora ...la prova assaggio.

Buonissimo, il giorno dopo, quando i sapori saranno consolidati ancora meglio.

Besos

Simona 


08 marzo 2023

Per la serie ECCHECCEVO' "Torta Mimosa alle fragole"

Intanto Buona Giornata Internazionale delle Donne (omettendo tutte le citazioni di questi giorni sulle donne, solo retorica). Avevo voglia di preparare la Torta Mimosa per condividerla con qualche amica e così ieri sera dopo cena ho deciso di preparare il pan di spagna e le fragole per la farcitura e la bagna. Nella prima mattinata di oggi l'ho finita di preparare e l'ho portata alle mie amichette in ufficio... Eccheccevò.

Iniziamo con la preparazione del pan di spagna: 

- n. 3 uova dal peso totale di 180gr  

- 90 gr di zucchero setacciato

- 90 gr. di farina setacciata

Ho utilizzato uova a temperatura ambiente alle quali ho aggiunto i 90 gr. di zucchero setacciato ed ho iniziato a montarle con lo sbattitore elettrico almeno per 10-15 minuti. Alla fine l'impasto sarà spumoso, leggero e avrà raddoppiato se non triplicato il suo volume. Ho aggiunto la farina setacciata ed ho amalgamato con la spatola. Ho imburrato e infarinato lo stampo rotondo di alluminio da 20 cm. ed ho infornato - forno statico preriscaldato 180° - per 25 minuti (fate sempre la prova stecchino). L'ho lasciato in forno spento, con lo sportello aperto qualche minuto, l'ho tirato fuori e l'ho lasciato riposare fino a questa mattina. Nel frattempo ho lavato le fragole (250 gr.), le ho tagliate, messe in una ciotola, ho aggiunto 5 cucchiai di zucchero e le ho lasciate in frigorifero fino alla mattinata di oggi. 

Questa mattina presto ho montato la panna per dolci (250 gr.) con n. 3 cucchiaini di zucchero, ho tolto la pellicina superiore e laterale (quella marroncina scura, per intenderci) al pan di spagna con il coltello e lo diviso in due parti. Ho sbriciolato un pò la parte sottostante (quella che conterrà la farcitura)   per fare la copertura, ho bagnato il pan di spagna con il succo delle fragole, ho aggiunto la panna, lasciandone un pò per la parte superiore, ho aggiunto le fragole a pezzettini ed ho ricoperto con lo strato rimasto del pan di spagna. Ho utilizzato la panna rimasta per la parte superiore ed ho aggiunto le briciole del pan di spagna. Al centro ho messo poche fragoline. Et voilà. 

Ovviamente in questa giornata le riflessioni sono altre non certo sulla torta mimosa e allora vi lascio due righe dal leggere, per unire l'interessante al dilettevole: 

"La mimosa venne infatti scelta come fiore per commemorare le operai morte durante un incendio nella fabbrica di New York in cui lavoravano. Il triste episodio avvenne proprio l’8 marzo del 1908.

Nel 1946 l’U.D.I (Unione Donne Italiane) scelse la mimosa come fiore perfetto per simboleggiare la festa della donna: è infatti un fiore che cresce spontaneamente in molte parti d’Italia, è economico ed è facile avere un rametto piccolo da appuntare alla camicetta o alla giacca". (Reverde.it)

Simona