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26 aprile 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA 22 APRILE 2020

I RUMORI
All'inizio c'era il silenzio al quale nessuno di noi era abituato, un silenzio a tratti interrotto dal RUMORE delle sirene delle ambulanze, non frequenti per fortuna, o almeno non qui a Roma, ma il pensiero che ognuna di quelle sirene potesse trasportare una persona malata di questo terribile virus beh, fa assumere a quelle sirene un rumore assordante, diverso. Così come il RUMORE degli elicotteri che passano sopra la mia abitazione, come questa mattina quando, un elicottero della Polizia volava insistentemente sopra il mio palazzo.
RUMORI.
Rumori che evocano solo sensazioni  negative, di angoscia e di pesantezza nell'anima e fanno in modo che ci si senta al sicuro solo tra le mura domestiche - immagino chi non può sentircisi neanche lì. E' questa l'unica prospettiva che abbiamo? Possibile che non ci sia un "Piano B"?
Di sicuro, quello che è facile comprendere è che, il Covid19 è lo spartiacque della nostra epoca e che niente tornerà come prima. Ci sarà il periodo prima ...: "Ti ricordi prima del Coronavirus..." e ci sarà un dopo: "Il 2020 dopo il Coronavirus..." Bisognerà ritrovare un equilibrio quello che forse avevamo perso nel corso di questa vita accelerata, insomma sarà necessario rivedere le nostre priorità.
Notate un po' di nostalgia? Beh forse sì, miscelata con un po' di paura nel pensare a come e con quante difficoltà riprenderemo la "normalità", una nuova normalità tanto invocata da noi tutti, con la consapevolezza che dovremo reinventarci nuovi spazi, nuove modalità lavorative, un nuovo modo di socializzazione. Io sono pronta anche se ho la consapevolezza che, in qualsiasi maniera ci reinventeremo, dopo questa lotta ne usciremo sempre perdenti. Perdenti sì, basti guardare il numero delle PERSONE che non ci sono più. Un numero che è difficile anche solo pensare, figurarsi immaginare le storie di una vita dietro ad ognuno di loro, ancora più difficile immaginare questo numero se associamo a loro il fatto che erano, non solo ma in maggior numero, le persone più fragili e che andavano difese più di ogni altro, no mercificate in nome della produttività o del profitto o di qualsiasi altro interesse. Le PERSONE che rappresentavano l'origine di tanti individui e di tante famiglie, di parte della nostra storia e che adesso non ci sono più. A prescindere dall'età.
Insomma questa cosa mi fa arrabbiare molto e non riesco proprio a mandarla giù, mi ci vorrà del tempo come perso ad ognuno di noi, per riuscire a convivere con questi pensieri ritrovare un equilibrio.

Simona

05 aprile 2020

AMICIZIA - elogio dell'umanità

Visto che sono in casa ormai da tre settimane, ho deciso di riordinare un pò i miei libri e quelli dei ragazzi. Ne ho veramente tanti ma, finchè avrò spazio per tenerli, non me ne separerò.
Un libro tra i tanti però mi ha chiamato - eh sì io sono convinta del fatto che alcuni libri ti chiamino a loro, mi è successo diverse volte - e non sia mai che io non risponda alla chiamata di uno di loro. Il libro di cui vi vorrei parlare oggi è AMICIZIA - elogio dell'umanità, prologo di Maeve Binchy. E' una raccolta fotografica che risponde alla domanda "Cos'é un amico?". 100 fotografi appunto provano a dare una risposta con uno scatto e secondo me, ci sono riusciti benissimo. Le foto sono state prese dalla collezione M.I.L.K.: Moments of Intimacy, Laughter and Kinship (Momenti di Intimità, Gioia e Affinità). Maeve Binchy scrisse "Non so dirvi, onestamente, come si possa fare a meno dell'amicizia. Qualcuno con cui condividere i propri segreti, le proprie speranze, i propri sogni. E anche qualcuno che condivida con voi umiliazioni, vergogna e sconfitte...Amicizia non vuol dire aver fatto le stesse esperienze o avere gli stessi interessi. Un'amicizia può crescere anche sul terreno più arido e incerto".
Il libro mi è stato regalato, tantissimo tempo fa, da una mia carissima amica e questo gli dà un valore aggiunto e, quando lo sfoglio la penso tantissimo e la ringrazio ancora per questo regalo bellissimo e significativo.
Se vi va e, quando si potrà tornare in libreria, potreste cercarlo e magari regalarlo a qualche amico per dirgli quanto gli volete bene.

La foto è di Cristina Piza del 1998                    
"Ruben e Ibrahin, musicisti e vecchi                
amici, festeggiano l'uscita del loro nuovo
cd in un caffè di Madrid, Spagna".

La frase associata alla foto è di Cicerone
"Un amico è come se fosse un altro me stesso"

Ho scelto questa foto perchè rappresentativa al massimo della frase di Cicerone, ma ce ne sono tantissime che vi faranno sorridere, riflettere, comprendere.
E con questo passo e chiudo non senza mandare un abbraccio a Silvia e un ti voglio bene grande come una casa.

Baci
Simona

02 aprile 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA GIOVEDI' 2 APRILE 2020

"STARRY NIGHT - VINCENT VAN GOGH" 
Eccoci qui e, di questi tempi non è poco. Dopo aver festeggiato il mio compleanno e quello di mio figlio, il più piccolo, ci prepariamo a fare "UNA GRANDE FESTA" 😂😂😂😂😂😂😂😂 per il diciottesimo compleanno di mio figlio, il più grande!!! Festeggiare gli anni ai tempi del coronavirus passi ma, non poter festeggiare 18 anni è un pò triste ma... ci sarà tempo per farlo. Ringrazio il grande Francesco Guccini per aver detto questa frase: "Dopo la guerra c'era una voglia di ballare che faceva luce”. Beh da quando l'ho sentita mi è rimasta bene  impressa nella mente e, quando ci penso me la immagino con un quadro al quale sono particolarmente affezionata "Starry Night" di Vincent Van Gogh e mi passa la tristezza. Ancora una volta posso dire con certezza che le parole hanno un peso, per questo ricordiamoci di usarle bene. La bellezza di un'opera d'arte come per me  quella di Van Gogh ci può aiutare in un momento triste e allora approfittiamo di questo momento per fare una visita virtuale nei musei che ce lo consentono e riempiamoci gli occhi e il cuore. 
P.S.: Presto vi aggiornerò sulla torta di compleanno...

Besos

Simona