Pagine

26 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA DOMENICA 22 MARZO 2020

La parola del giorno è "SOLITUDINE". 
C'è chi della solitudine ne ha fatto un modo di vivere e c'è,  invece chi avendone paura si è costruito intorno a sè una rete di contatti, amicizie, persone che lo aiutino a non essere - anzi no- a non sentirsi mai da solo. 
In questo strano momento della nostra esistenza, a causa del COVID-19 c'è chi è costretto a stare solo malgrado tutto. Forse ci accorgeremo che i gesti quotidiani non sono poi così scontati: abbracciare un genitore, dare un bacio al proprio figlio anche solo scambiarsi una semplice stretta di mano.
La parola solitudine la associo ai genitori separati che magari per sicurezza devono rinunciare a stare con i propri figli, la associo a tutte le persone anziane che in questo periodo non solo sono quelle più colpite dal virus ma sono quelle che più di tutti soffrono a star soie. Non hanno nessuno con cui parlare, non possono uscire per la spesa, non possono abbracciare i propri figli, i propri nipoti che magari vanno a portargli la spesa...nessun conforto dato dalla presenza fisica dei propri cari. Spero veramente che quando tutto questo sarà solo un bruttissimo ricordo ci ritroveremo migliori, ed è per questo che fisso queste riflessioni; per far sì  che tutte le sensazioni siano sempre vive e che non me ne dimentichi in una normalità ricostituita.
Nel frattempo ho insegnato a mia madre, che forse e per fortuna, è più spaventata che intenzionata ad uscire, come si riceve e si fa una videochiamata whatsApp così da farle un pò di compagnia e farle vedere i nipoti. Ancora riesco a tenerla in casa, le porto la spesa abbondante una volta alla settimana così non può dire che deve uscire, ovviamente a distanza gliela lascio in corridoio, le porto le ricette, le ordino i medicinali, le faccio un pò di telefonate al giorno così parla con qualcuno  insomma cerco  di non lasciarla sola anche se a distanza. 
E allora pensoa chi è proprio solo e mi sale la tristezza, così come mi fa tristezza pensare a chi anziano non è, ma solo sì,  per scelta o no.

Simona

18 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA MARTEDI' 17 MARZO 2020

DIARIO DI BORDO DEL COMANDANTE SIMONA - CASA MIA - MARTEDI' 17 MARZO 2020

Riflessione del giorno - LA PAURA DEL DOPO. Ad un certo punto succede che  per motivi personali devi misurarti con tutto quello che succederà dopo. Allora sarà inevitabile che qualcuno dica: "Ma come fai a pensare  a quello che succederà dopo, in questo momento. L'importante è uscirne!!!"
Ed è vero. Come si può pensare al dopo se ancora proviamo a navigare nella tempesta! Purtroppo conosciamo tutti il nostro Paese, costruito sulla burocrazia. Ecco tutto ciò mi spaventa e. non solo un pò. Bloccare gli addebiti in banca, avere l'attività semichiusa, aspettare che squlli il telefono per qualche urgenza, il non lavorare. Sì le scadenze fiscali sono state spostate al 31 maggio ma, come ci si arriverà al 31 maggio, sicuramente devastati.Le PAURE, le preoccupazioni sono molteplici. Avremo tempi difficili e quindi bisognerà accedere a finanziamenti, prestiti che daranno un pò di respiro e un pò di liquidità. Insomma la PAURA di non farcela a tenere in piedi quello che ognuno di noi con tanta fatica ha raggiunto.Ma vi dico una cosa, chi ha fatto tanti sacrifici è abituato ad abbassare la testa e a lavorare e così sarà anche questa volta. E allora mi ripropongo di guardare lontano e di provare a trasformare questo brutto momento in una opportunità per il futuro e auguro a tutti noi di poter ritrovare la serenità che tanto ci manca oggi.


Simona

14 marzo 2020

DIARIO DI BORDO - CASA MIA VENERDI 13 MARZO 2020

Diario di bordo del Capitano Simona - casa mia - 13 marzo 2020

Foto del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" dipinto su un lenzuolo bianco, appeso sul balcone di fronte al mio.
Frase del giorno: "ANDRA' TUTTO BENE" neanche a farlo apposta la sento nel film di Gipi: "IL RAGAZZO PIU' FELICE DEL MONDO"  messo a disposizione dalla soc. Fandango; "...sembra una battuta... una cosa scritta...".
Eh sì abbiamo tutti bisogno di rassicurazioni e forse è proprio da questo che si capisce la gravità (abbiamo veramente capito?) della situazione oggi a causa del COVID19. L'animo umano si ribella sempre a ciò che non riesce a comprendere fino in fondo, a tutto cio che non riesce a controllare. Deve esorcizzare la paura e se scrivere "ANDRA' TUTTO BENE", affacciarsi alle finestre o uscire sui balconi alle 18.00  per cantare l'inno d'Italia, Azzurro o quello che volete servirà a farci stare meglio perchè no!!! Ognuno di noi troverà il suo di modo per sollevarsi dalle preoccupazioni io il mio non l'ho ancora trovato. L'ansia mi attanaglia quando leggo tra le righe delle parole non scritte di medici, infermieri e rianimatori o quando, magari con dichiarazioni sui social dicono di essere positivi al tampone effettuato su di loro. Vorrei veramente svegliarni e scoprire di aver fatto solamente un brutto incubo. Ma so anche che non è così e allora mentre #iorestoacasa con i miei figli, provo ad allontanare la paura colorando i mandala messi a disposizione da @differita (grazie), oppure scarico la tensione (mi dispiace per i nuovi vicini) suonando la batteria, guardo i contenuti culturali messi a disposizione in questo periodo o ancora cerco di finire il libro che ho sul comodino o ancora faccio ...niente perchè come dicono gli esperti anche la noia fa bene.
Ho un pensiero però che spesso che mi riporta alla triste realtà ed è quello verso i NUMERI che non sono  numeri ma PERSONE. Il pensiero è rivolto a tutte le famiglie toccate negli affetti più profondi a cui il COVID19 ha anche tolto la possibiltà anche solo di un lieve conforto o dell'ultimo saluto. Mi si stringe il cuore.
Mi auguro, almeno, che questo periodo di difficoltà estrema ci restituisca l'umanità perduta.


Simona