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10 settembre 2019

L'INUTILITA' - OGGI - DEL SERVIZIO CLIENTI. L'ITALIA NON E' UN PAESE PER GLI ANZIANI

Quando mi succedono queste cose rimango sconcertata. Mi assale un senso di impotenza e non solo. Mi verrebbe infatti voglia di far esplodere la mia rabbia. Viviamo in un'epoca non adatta agli anziani. Non parlo per me perché mi colloco anagraficamente nella mezza età ma per tutte quelle PERSONE che hanno dai settanta anni in su, anno in più anno in meno. Vi racconto a grandi linee il perché. A causa delle nuove normative che impongono a tutti di scaricare gli applicativi sui telefoni più evoluti per effettuare le varie operazioni presso gli istituti bancari mi sono domandata come faranno le persone che magari come mia madre hanno sì un cellulare (non di ultima generazione) e devono scaricare l'applicativo che gli permetta di fare operazione tramite un sms ecc. ecc. ecc. Mi interrogo sulla strategia degli istituti bancari che mettono in difficoltà non gli anziani più disinibiti con la tecnologia ma tutti gli altri. In quale limbo li costringiamo? Cerco conforto e soluzioni al numero del servizio clienti, ma di soluzioni e risposte non ne hanno neanche loro. Per non parlare dell'impiegata della filiale di riferimento che quando ho proposto la soluzione più semplice per mia madre ha farfugliato dicendo che la normativa era nuova e che anche loro non sapevano cosa dire.
Mi accorgo che L'Acea Energia - sempre di mia madre - non ha contabilizzato gli ultimi suoi due pagamenti, chiamo il servizio clienti sul cui disco si puntualizza che mi risponderanno dall'Italia, viste le risposte ottenute forse sarebbe stato meglio che non mi avessero risposto. Ora il primo operatore mi dice che per poter contabilizzare i pagamenti peraltro effettuati per tempo e dell'importo esatto serve il numero della carta di identità di mia madre, la metto in attesa per recuperarlo e quando riprendo la chiamata mi risponde il disco con il questionario sulla soddisfazione della risposta dell'operatore (che non c'è stata). Riprovo mi risponde un altro operatore, sempre precisiamo dall'Italia come se volessero specificare la garanzia del servizio - che mi spiega che bisogna registrarsi sul sito di Acea ed inserire i pagamenti o andare presso Acea fisicamente (alla faccia dell'era tecnologica). Ma se al telefono ci fosse stata mia madre che non possiede un PC né una linea Internet? L'alternativa sarebbe stata perdere una giornata tra: andare, provare a districarsi nei meandri di Acea e magari neanche risolvere il problema. Non contenta chiamo di nuovo e mi risponde ancora un'altra operatrice che quando chiedo se è possibile, a dimostrazione dei pagamenti effettuati inviare una e-mail, un fax, un messaggio WhatsApp non fa altro che mandarmi il disco anche lei del customer satisfaction. Ora ditemi voi se è giusto lasciare indietro sempre le categorie meno forti. Mi piacerebbe assistere ai corsi di formazione o disinformazione degli operatori dei servizi clienti in generale visto e considerato che OGGI il servizio clienti non ti aiuta a risolvere le varie problematiche. Cosa ci sono a fare.
Per non parlare delle compagnie telefoniche. Eh sì c'è anche questa ... Se per caso devi disattivare dei servizi che si attivano in automatico sulla tua SIM, per esempio cambiando piano tariffario l'operatore del servizio clienti te lo può disattivare ma a pagamento. Se attivi  un servizio e il mese successivo lo vuoi disattivare, ce né un'altra che ti dice il percorso "sbagliato" per disattivarlo altrimenti lo fa l'operatore... a pagamento.
Meno male che in rete c'è Salvatore Aranzulla, mi piace fargli pubblicità - se mai ce ne fosse bisogno e non credo - non richiesta. Perlomeno aiuta chi non è tra i massimi esperti a cavarsela e a districarsela da soli.
Bisognerebbe pensare che prima o poi, si spera ci troveremo nella situazione di non riuscire a stare dietro alla tecnologia o alle difficoltà burocratiche e allora chi ci potrà confortare?
Scusate lo sfogo ma ci stava tutto.
 
Mamme Imperfette

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