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27 novembre 2016

CIAMBELLA AMERICANA BY DOLCI GUSTI

Ciao ragazze è il momento di presentarvi, per quelli di voi che ancora non la conoscono la ciambella americana ribattezzata "FLUFFOSA" dalle bloggalline. La ricetta l'ho presa dal sito di Dolci gusti che ringrazio sentitamente per avermi dato la possibilità di assaggiare questa squisitezza. Questa la sua ricetta, peraltro di facile realizzazione:

Per gli ingredienti:


- 300 gr. di farina
- 300 gr. di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito
- 130 gr. di olio di semi
- 180 gr. di acqua tiepida
- la scorza di 1 limone grattugiato
- 6 uova
- 1 bustina di cremor tartaro

Per il contenitore: dovete utilizzare il "ruoto americano" quello con i piedini per intenderci io ho usato quello con diametro 24cm.

Per il procedimento:

Mescolate la farina con lo zucchero il sale ed il lievito. Miscelate con una forchetta l'olio e l'acqua ed uniteli al composto delle polveri setacciate insieme alla scorza del limone grattugiata. Aggiungete uno alla volta i tuorli.
In un altro contenitore montate i sei albumi a neve con il cremor tartaro ed aggiungeteli delicatamente ed un po' alla volta al composto precedentemente preparato.
Infornate a 150° forno statico preriscaldato per 1 ora e 15 minuti.
Fate freddare la torta rovesciata sui piedini.
 
Semplice che ne dite? Le cose che mi convincono di più alla fine sono quelle, ovviamente di facile realizzazione e che hanno gli ingrediente facilmente reperibili. Questa è la seconda volta che la faccio e divo dire che capisco perché sia stata rinominata fluffuosa, provatela e ne sarete conquistati. Intanto vi indico QUI il sito di IFOOD. Fateci un  salto e non ve ne pentirete.
 
Un bacioso (un bacio fluffuoso)

Mamme Imperfette

22 novembre 2016

LE PETITES MADELEINES - AMORE A PRIM.....O ASSAGGIO

Vorrei condividere con voi una di quelle ricette veloci, facili e che non dimenticherete molto in fretta: la ricetta delle madeleines dolce francese. La loro bontà fu descritta da Marcel Proust - Le Petites Madeleines (Dalla parte di Swann) che riporto in seguito: 

"Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…."
 
Capito!!!!!!
Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.
 
Effettivamente è un po' l'effetto di questi dolcetti mignon  dopo il primo morso, io li ho provati per la prima volta qualche settimana fa e subito li ho replicati perché sono irresistibili e facili nella realizzazione... pensate che che un amico di mio figlio "il piccolo" se ne è mangiati in quantità industriale. Ed ora la ricetta:
 
Ingredienti e procedimento:
Mescolate e passate al setaccio 150 gr. di farina, 1/2 cucchiaino di sale e 1/2 di lievito per dolci in una ciotola, montate in un altro contenitore n. 3 uova con 150 gr. di zucchero, aggiungete 80 gr. di burro fuso (dopo averlo fatto raffreddare), la scorza grattugiata di un arancio possibilmente bio e il composto di farina appena preparato. Ovviamente avrete capito che per fare le madeleines avrete necessità dello stampo adatto io me ne sono ritrovato uno in silicone che avevo comprato tempo fa insieme ad una sac a poche. Riempite lo stampo  e infornate per 10 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180° . Tenete d'occhio il forno ed i minuti perché i dolcetti rischiano di scurirsi subito!!!!
Chiedo scusa per non aver attribuito la ricetta ma quando l'ho stampata non ho stampato la provenienza così se qualcuno si dovesse riconoscere nella ricetta sarò ben felice di inserire la provenienza (l'ho ricercato - il blog - ma non sono riuscita a trovarlo).
Queste sono le mie petites madeleines...... e come direbbero i francesi bon appetit.

Se vi ho incuriosito e volete sapere la storia di questi dolcetti francesi potete farlo QUI.

Bises.

Mamme Imperfette


 

19 novembre 2016

LIBRI - IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO di MARIE KONDO

Ed oggi vi voglio parlare  di un libro la cui prima pubblicazione risale al 15 gennaio del 2011. Quindi parliamo di più di cinque anni fa. Io l'ho letto appena un paio di mesi fa, più incuriosita che altro. Non che avessi l'idea che mi servisse......... nooooooo (poco). Insomma non sono una riordinatrice seriale e si capisce pur non conoscendomi a fondo ma non sono una persona proprio così disordinata, mi colloco nella benedetta TERRA DI MEZZO.
 
Così una mia amica aveva iniziato a leggerlo ed era arrivata ad un punto  morto, così talmente morto che era stato seppellito da altri libri. Perché non approfittarne? Ho iniziato a leggerlo con avidità perché volevo arrivare al riordino totale. Beh cosa dire, sicuramente ora quando valuto un oggetto lo faccio con una considerazione maggiore e diversa, ossia cerco sempre di capire veramente se mi è necessario oppure no e soffro meno nel distaccarmene. Forse anche perché quando mando un oggetto in pensione lo saluto e lo ringrazio come afferma l'autrice. E' anche vero, d'altronde, che io parlo anche con la pasta pane, quando preparo la pizza per farla lievitare meglio mah chissà :)
 
Può essere interessante se si hanno poche cose da riordinare e tempo per farlo. Io lo sto adottando, ovviamente non integralmente perché la Kondo afferma che esiste ovviamente un ordine da seguire per poter effettuare il riordino e che bisogna farlo con una integrità senza eguali. Parte dai vestiti. Quindi suggerisce di tirarli tutti fuori, metterli per terra, valutarli e poi buttare quelli che magari non usiamo più da un paio di anni, suggerisce come metterli nei cassetti (senza appenderli), come ordinarli anche cromaticamente per far si che sia più facile individuarli, insomma lei asserisce che anche i calzini soffrono se stanno in fondo o appallottolati dentro il cassetto. Si sa la filosofia orientale ha il suo perché. Io non credo che sia poi così fuori strada. Un'altra cosa che cerco di applicare è di mettere gli oggetti con la stessa funzione tutti in un luogo e non sparsi magari in tanti cassetti. Che so i detersivi tutti in un armadietto, le cose per l'igiene personale tutte in un luogo e così via. Quindi ho trovato dei suggerimenti sicuramente utili, ma quello che ho trovato più curioso è sicuramente quello che mi ha intrigato di più è stato quello che facendo ordine e spazio nelle cose fai anche spazio nella tua vita. Ed è quello che mi ha convinto più tutti. Ed  è da qui che ho iniziato a riordinare ......e non parlo solo dei miei oggetti.

Libro da consigliare e/o regalare.

Besitos

Mamme Imperfette



08 novembre 2016

ANDALUSIA 2016 - FERIA DE MALAGA

Ciao ragazze, dopo uno stop lungo vi posto le foto della Ferìa de Malaga alla quale abbiamo partecipato questa estate. Penso che le immagini siano piuttosto esplicative.... qualora non lo fossero leggete QUI non riuscirei a spiegarmi meglio se non con le mie foto e l'entusiasmo che circonda le persone in questi giorni direi contagioso. E' un'esperienza che se siete da quelle parti vi consiglio di fare. Noi ci siamo divertite tantissimo......






























 
 
 
Capito!!!!!! Pensate che c'erano pure i Pokemon ...
 
Ragazzi che risate.
 
Besitos
 
Mamme Imperfette