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29 agosto 2016

TERREMOTO 6.0

" All' improvviso "

Annavano in montagna pe scappà dar gran casino
senza avé telefonato a quer bastardo der Destino
  che s' è fermato appena sotto la superficie
de quer paese che chiamaveno Amatrice.
Lì se magnava bene e de gran gusto
e ogni posto pe magnà era er posto giusto.
Se viveva come nell' antichi tempi,
co li grossi belli sazi e li regazzini che corevano contenti.
All' improvviso mentre Morfeo li accarezzava
er buio de la morte sospirava
portannose via quell' Anime innocenti
dal seno de la madre, dall' amore dei parenti.
Nun hanno manco potuto combatte da dentro al letto
perchè all' improvviso è diventato er tetto
e tutto quello che ce stava in mezzo je impedisce de strillà
perchè spigne sopra ar petto e nun li fa respirà.
All' improvviso se svejeno e nun sentono più dolore
ma un senso de riposo, un' onda de calore.
Se sentono rinati, lontani dall' inferno,
e vedeno de sta vicino ar Padre Eterno.
Je chiedeno "Signore perchè c' hai richiamato...
In fondo er nome tuo avemo sempre rispettato",
er Padre Eterno allora ha acceso na luce e fatto 'n gran soriso,
j' ha detto a tutti quanti "questo è er Paradiso,
nun dovete più stancavve, nun dovete tribbolà,
avete guadagnato l' eterna libertà".
All' improvviso se sente chiamà e quarcuno se arisveja
e comincia a respirà capendo che la morte nun ha preso er sopravvento,
e che nun è er momento de annà dar Padre Eterno.
E' stato un brutto sogno e ne stamo a uscì
  e mo trovamo er nerbo pe potè ricostruì,
non solo le casette, la chiesa e le villette
ma la Dignità de giovani e vecchiette
...che certo torneranno in men che non si dice
a vive in quer Paese che se chiama ancora AMATRICE!!!

(anonimo romano)

La riporto così come mi è arrivata questa mattina interrompendo il silenzio che si è fatto largo in tutti noi in questi giorni terribili di angoscia.  Amatrice come tutti gli altri paesi che hanno pagato un tributo di vittime: Accumuli Pescara e Arquata del Tronto nonché solo nomi che non dimenticheremo mai ma persone vite strappate alla vita. Penso che ognuno di noi vorrebbe fare di più ma no possiamo invece che essere vicini a chi è rimasto in vita.  E allora doniamo con un SMS solidale oppure doniamo qualcosa di utile che so coperte sacchi a pelo giubbotti pigiami lenzuola insomma ciò che può servire a chi è stato travolto dal tremendo terremoto del 24 agosto.  Proviamo ad essere meno diffidenti e doniamo.
E se mai ci venisse voglia di lamentarci perché abbiamo ripreso il lavoro è la vita quotidiana volgiamoci indietro e vedremo che ci sono persone che ora non riescono a intravedere neanche in lontananza il senso della parola quotidianità.

Mamme Imperfette

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